Attività
di Ricerca Scientifica:
Teoria dell'Elasticità, Fisica
degli Ultrasuoni, Elastodinamica Computazionale,
Caratterizzazione non-distruttiva dei materiali
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ULTIMO AGGIORNAMENTO: LUGLIO 2006
Il settore di
Ricerca in cui sto svolgendo la Tesi di Dottorato è la Teoria
dell'Elasticità, in particolar modo l'Elastodinamica
computazionale.
In dettaglio, mi occupo di:
-
Teoria
dell'Elasticità Non-lineare Non-classica (o Nonlinear
Mesoscopic Elasticity);
-
modelli
fisico-matematici e loro implementazione numerica per la simulazione
di propagazione di onde ultrasoniche e soniche in materiali con
comportamento elastico non-lineare non-classico;
-
simulazione
numerica di propagazione di onde ultrasoniche in solidi per la
caratterizzazione e l'imaging non-distruttivi di difetti ed
eterogeneità;
-
isteresi
elastica, modelli di Preisach-Mayergoyz e Termodinamica dei processi
irreversibili.
L'Elastodinamica
computazionale è una branca della Meccanica del continuo che
studia, tramite modelli matematici e rispettive implementazioni in
codici numerici di simulazione al calcolatore, la propagazione
spazio-temporale di onde elastiche in materiali.
In particolar
modo, il gruppo di Ricerca in cui sto svolgendo il Dottorato si
occupa di simulazioni numeriche di propagazione di onde ultrasoniche
e sonore in materiali solidi molto eterogenei che esibiscono
un comportamento visco-elastico detto "non-classico
non-lineare".
Esiste una gamma ampia di materiali che
dimostrano di possedere tali modalità di comportamento
elastico non-lineare: tutti questi materiali hanno in comune una
elevata eterogeneità dal punto di vista strutturale (materiali
policristallini, rocce, sedimenti della superficie terrestre,
materiali compositi danneggiati, etc., vedi immagini qui sotto).
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Microfotografie (Los Alamos National Labs, EES Division, P.A. johnson)
di campioni di diversi materiali solidi, con proprietà fisiche
e strutturali differenti ma accomunati dalla presenza di
distribuzioni eterogenee di microfratture, impurità,
inclusioni, delaminazioni, pori. Questi materiali esibiscono una
fenomenologia simile di comportamento viscoelastico quando onde
ultrasoniche (o più in generale elastiche) vengono fatte
propagare in essi, in esperimenti di risonanza o di propagazione
libera.
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I primi studi sperimentali che
hanno messo in evidenza tale comportamento elastico non-lineare
isteretico (anomalo) sono stati eseguiti a partire dagli anni '980 presso i Los
Alamos National Laboratories, sezione di Geofisica,
e presso alcuni altri istituti USA ed europei. Alcuni aspetti più
significativi di tale non-linearità non-classica sono:
-
relazioni
costitutive stress-strain in regime quasi-statico di tipo
isteretico (isteresi elastica);
-
generazione
di armoniche superiori in output dal materiale con particolari rapporti tra le rispettive ampiezze;
-
slow
dynamics, i.e. ricupero logaritmico nel tempo delle proprietà
elastiche del campione di materiale dopo essere stato sottoposto ad
una perturbazione istantanea ad elevata ampiezza.
Dopo le rocce, lo stesso
comportamento non-lineare non-classico (la stessa fenomenologia
sperimentale) è stata riscontrata anche nella propagazione di
onde ultrasoniche in materiali compositi strutturati danneggiati,
come cementi, vari tipi di concrete, campioni di plexiglass
danneggiati: distribuzioni eterogenee di micro-fratture rendono
materiali inizialmente omogenei simili a materiali porosi, eterogenei
e strutturati come rocce o altri materiali a struttura granulare.
E'
stata così proposta l'ipotesi circa l'esistenza di una classe
di universalità di materiali che posseggono
comportamento elastico non-lineare non-classico.
Il fatto che molti
tipi di materiali esibiscano tale comportamento solo quando sono
danneggiati ha dato il via ad una serie di studi sperimentali e
teorici in ambito di Caratterizzazione Non-distruttiva dei
materiali per comprendere come usare i tipici segni di tale
non-linearità elastica per caratterizzare il livello, la
posizione, il tipo di danno (distribuzioni di micro-fratture,
delaminazioni, inclusioni ed impurità).
Per saperne di più sull'Elasticità non-lineare non-classica,
leggi il seguente
articolo apparso su Physics Today, aprile 1999. L'articolo
illustra parte della fisica, della fenomenologia di tale
comportamento elastico anomalo (non-lineare) e i risvolti applicativi
per le Scienze e Ingegneria dei Materiali.
Clicca qui
per un'ulteriore illustrazione del concetto di "classe di
universalità" di comportamento elastico non-lineare
non-classico.
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R.A. Guyer, P.A.Johnson, Nonlinear Mesoscopic Elasticty: a new class of materials,
Physics Today 52 (4), ??-?? (1999)
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Due progetti, in ambito europeo, dedicati alle
applicazioni di tali studi a scopi di caratterizzazione
non-distruttiva tramite ultrasuoni, in cui il mio gruppo di Ricerca è
coinvolto, sono:
-
NATEMIS
(Nonlinear Acoustics TEchniques for MIcro-Scale
damage diagnostics), 2000-2005, finanziato dalla European
Science Foundation;
-
AERONEWS
(Nonlinear Elastic Waves Spectroscopy
for health monitoring of aircraft components), 2004-2008, finanziato
dall'Unione Europea (EU) nell'ambito del 6° Programma Quadro per
la Ricerca (FP6).
Ricerche specifiche di cui mi sono occupato/mi sto occupando
-
Comportamento elastico non-lineare non-classico
di campioni di concrete (cemento):
in collaborazione con M. Bentahar e R. El Guerjouma, all'epoca del lavoro
presso il
Groupe d'Etude de Métallurgie Physique et de Physique des Materiaux
dei laboratori
INSA (Institute Nationaux des Sciences Appliqués) di Lione, CNRS Francia,
sono stati eseguiti degli esperimenti di eccitazione del I modo di Young di vibrazione
propria di barrette cilindriche di cemento (esperimenti di risonanza); sono stati usati due
classi di barrette, intatte e danneggiate a seguito di compressione quasi-statica e carico;
la misura della frequenza di risonanza elastica del campione all'aumentare dell'ampiezza
dell'onda ultrasonica iniettata ha messo in evidenza un tipico fenomeno associato al
comportamento elastico non-lineare non-classico, i.e. lo shift della stessa verso valori
inferiori; sono stati inoltre eseguite misure di slow dynamics (ricupero logaritmico
nel tempo della frequenza di risonanza a seguito di una perturbazione impulsiva ad elevata
ampiezza sul campione); il gruppo di Lione ha eseguito le misure sperimentali, mentre il mio
lavoro [12], in collaborazione col Dott. Marco Scalerandi,
è consistito nel fitting dei dati sperimentali tramite un modello fisico-matematico
di simulazione degli stessi esperimenti di risonanza (modello Spring-mass 1D,
vedi bibliografia seguente); le simulazioni hanno permesso di validare il modello su tali dati
sperimentali, determinare parametri di best fitting e studiare il loro ruolo per il modello,
suggerire un'analisi dei dati sperimentali stessi.
-
Imaging ultrasonico in materiali solidi
difettosi mediante simulazioni numeriche di Time-reversed Acoustics.
Le tecniche sperimentali di Time-reversed Acoustics sono molto interessanti perché
sfruttano, mediante accorgimenti sperimentali molto furbi, alcune proprietà peculiari della
propagazione di onde elastiche in mezzi lineari, tra cui la più rilevante per la tecnica
stessa è l'invarianza dell'equazioni elastodinamiche rispetto a inversione temporale
(si pensi ad esempio al caso più semplice dell'equazione di D'Alembert, che è una eq.
differenziale alle derivate parziali iperbolica). Cosa significa tutto ciò ? In mezzi
omogenei ed elasticamente lineari, i fenomeni di propagazione ondosa elastica possono
essere riprodotti indietro nel tempo, come in un film alla rovescia
[14-17].
Questa proprietà risulta approssimativamente e robustamente vera anche nel caso di mezzi
elasticamente anisotropi e non-lineari (entro certi limitazioni ben definite).
Se si pensa di trasmettere un pacchetto di onde ultrasoniche (ad esempio) attraverso
un campione fortemente difettoso (dunque eterogeneo), tale pacchetto subirà molti
processi di scattering; registrando i segnali su una superficie che circondi il campione,
digitalizzandoli, memorizzandoli, re-iniettando gli stessi invertiti nel tempo tramite
gli stessi trasduttori che prima li hanno ricevuti si ottiene una propagazione "alla
rovescia": le onde scatterate si focalizzano sui difetti sorgenti di scattering.
Questi fenomeni sono stati studiati con moltissimi esperimenti a partire dagli anni '980,
moltissime tecniche sono state sviluppate per impiegarli nella caratterizzione dei
materiali, in ambito di imaging o terapie biomediche ultrasoniche
(vedere la bibliografia sotto).
Molta teoria
è stata sviluppata sulla Fisica della propagazione elastica a tempo rovesciato.
Con gli stessi modelli di fisica-matematica e computazionali di propagazione ondosa
ultrasonica, mi sto occupando con M. Scalerandi e A. Gliozzi (Dip. di Fisica,
Politecnico di Torino) di signal processing dei segnali di TRA e di simulare
la propagazione dei segnali invertiti in campioni perfettamente lineari che servono
da riferimento per l'individuazione dei difetti che hanno dato origine (nei
campioni reali) a quei complessi segnali diretti acquisiti sperimentalmente
[22].
Riassunto: si eseguono esperimenti reali su campioni estremamente difettosi e inomogenei,
si ottengono segnali di onde ultrasoniche scatterate da difetti la cui posizione, forma
e natura è ignota (nel campione); tali segnali vengono analizzati e processati numericamente
e la loro versione invertita nel tempo è usata come segnali di iniezione in un
esperimento numerico di propagazione in un campione con la stessa geometria ma con
proprietà ideali di omogeneità e linearità. Le onde simulate si focalizzano in zone del
campione corrispondenti alle zone che nell'esperimento reale hanno prodotto lo scattering:
ecco un modo per produrre un'immagine del difetto.
Ci siamo occupati di studiare (in 2D, in 3D lavoro in corso) l'efficienza e la robustezza
di tale tecnica mista sperimentale-numerica [22].
Questi esperimenti di imaging mediante
TRA vengono effettuati anche sperimentalmente, sia nella fase diretta che inversa, ma
le simulazioni numeriche nella seconda fase vengono in aiuto in molte situazioni complicate
di realizzazione degli esperimenti.
Riferimenti bibliografici circa Elasticità non-lineare non-classica
-
R.A. Guyer, P.A. Johnson, Nonlinear Mesoscopic Elasticity: Evidence for a New Class
of Materials, Physics Today 52 (4), ?-? (1999).
-
K.R. McCall, R.A. Guyer, Equation of state and wave propagation in hysteretic
nonlinear elastic materials, J. Geophys. Res. 99, 23887-23897 (1994).
-
J.A. Tencate, T.J. Shankland, Slow dynamics in the nonlinear elastic
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J.C. Lacouture, P.A. Johnson, F. Cohen-Tenoudji, Study of critical behavior in concrete
during curing by application of dynamic linear and nonlinear means,
J. of the Acous. Soc. of America 113 (3), 1325-1332 (2003).
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J. A. Tencate, D. Pasqualini, S. Habib, K. Heitmann, D. Higdon, P. A. Johnson,
Nonlinear and Nonequilibrium Dynamics in Geomaterials,
Phys. Rev. Lett. 93, 065501 (2004).
-
M.Scalerandi, V. Agostini, P.P. Delsanto, K. Van Den Abeele, P.A. Johnson,
Local interaction simulation approach to modelling nonclassical, nolinear
elastic behavior in solids, J. of the Acous. Soc. of America 113 (6),
?-? (2003).
-
B. Capogrosso Sansone, R.A. Guyer, Dynamic model of hysteretic elastic systems,
Phys. Rev. B 66, 224101 (2002).
-
P.P. Delsanto, M. Scalerandi, Modeling nonclassical nonlinearity, conditioning, and
slow dynamicseffects in mesoscopic elastic materials, Phys.Rev. B 68,
064107 (2003).
-
M. Scalerandi, P.P.Delsanto, P.A.Johnson, Stress induced conditioning and thermal
relaxation in the simulations of quasi-static compression experiments,
J. Phys. D. Appl. Phys. 36, 288-293 (2003).
-
M. Nobili, M. Scalerandi, Temperature effects on the elastic properties of
hysteretic elasti media: modeling and simulations, Phys. Rev. B 69,
104105 (2004).
-
O.O.Vakhenko, V.O. Vakhenko, T.J. Shankland, J.A. Tencate,
Strain-induced kinetics of intergrain defects as the mechanism of slow dynamics in the
nonlinear resonant response of humid sandstone bars, Phys. Rev. E 70,
015602 (2004).
-
M. Bentahar, H. El Aqra, R. El Guerjouma, M. Griffa, M. Scalerandi,
Hysteretic elasticity in damaged concrete: quantitative analysis of slow and
fast dynamics, Phys. Rev. B, in press (2006).
Riferimenti bibliografici circa Time Reversal Acoustics e tecniche di
Imaging in solidi con difetti
-
M. Fink, D. cassereau, A. Derode, C. Prada, P. Roux, M. Tanter, JL. Thomas, F. Wu,
Time-reversed acoustics, Rep. Prog. Phys. 63, 1933-1995 (2000).
-
M. Fink, Time Reversal of Ultrasonic Fields-Part I: Basic Principles,
IEEE Trans. Ultrason. Ferroelectr. Freq. Control 39 (5), 555-566 (1992).
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F. Wu, JL. Thomas, M. Fink, Time Reversal of Ultrasonic Fields-Part II:
Experimental Results,
IEEE Trans. Ultrason. Ferroelectr. Freq. Control 39 (5), 567-578 (1992).
-
D. Cassereau, M. Fink, Time Reversal of Ultrasonic Fields-Part III:
Theory of the Closed Time-Reversal Cavity,
IEEE Trans. Ultrason. Ferroelectr. Freq. Control 39 (5), 579-592 (1992).
-
C. Prada, E. Kerbrat, D. Casserau, M. Fink,
Time reversal techniques in ultrasonic nondestructive testing of scattering media,
Inverse Problems 18, 1761-1773 (2002).
-
L. Borcea, G. Papanicolaou, C. Tsogka, J. Berryman,
Imaging and time reversal in random media,
Inverse Problems 18, 1247-1279 (2002).
-
M.A. Haider, K.J. Mehta, JP. Fouque,
Time-reversal simulations for detection in randomly layered media,
Waves Rand. Media 14, 185-198 (2004).
-
P.P. Delsanto, P.A. Johnson, M. Scalerandi, J.A. Tencate,
LISA simulations of time-reversed acoustic and elastic wave experiments,
J. Phys. D Appl. Phys. 35, 3145-3152 (2002).
-
A.S. Gliozzi, M. Griffa, M. Scalerandi,
Efficiency of Time Reversed Acoustics in Nonlinear Defect Imaging in Solids,
submitted to the J. of Acous. Soc. America (october 2005).
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